E’ stata diffusa la bozza del Disegno di Legge di Bilancio 2024 approvata dal Consiglio dei Ministri e da discutere in Parlamento, suddivisa in 91 articoli, ripropone e corregge alcune misure già viste nel corso del 2023.

Riduzione della Pressione Fiscale.

(art. 5) – Taglio del cuneo contributivo

Per i periodi di paga dal 01 gennaio 2024 al 31 dicembre 2024 confermata la riduzione del 7% per retribuzioni fino a € 1.923,00 mensili (€
25.000,00 annuali/13) e del 6% per retribuzioni fino a € 2.692,00 mensili (€ 35.000,00 annuali/13).

 

(art. 6) – Fringe benefit

La soglia di esenzione viene innalzata per tutti i lavoratori a € 1.000,00, rispetto al tetto ordinario di 258,23 €. Per i lavoratori con figli, che
godono attualmente di una soglia fissata a € 3.000,00, il tetto scende a € 2.000,00.

 

(art. 7) – Detassazione premi produttività

Resta fissata al 5% invece del 10% la tassazione dei premi di produttività con importo massimo di € 3.000,00 annui per i lavoratori con
redditi fino a € 80.000,00 annui.

(art. 9) – Detassazione settore turismo

Confermata per tutto il 2024 il trattamento integrativo speciale pari al 15% delle retribuzioni corrisposte per straordinari, lavoro notturno e
festivo.

Misure per la Natalità

(art.36) – Incremento Bonus Asili Nido

Per i nuclei familiari cono ISEE fino a € 40.000,00 annui, nei quali sia già presente almeno 1 figlio di età inferiore a 10 anni, il bonus è
elevato a € 2.100,00.

(art. 37) – Congedi Parentali

Solo per il 2024 verranno riconosciuti ulteriori 2 mesi di congedo parentale retribuiti all’80%, godibili entro il 6° anno di vita del bambino,
in alternativa tra i due genitori,

(art. 38) – Decontribuzione per Lavoratrici Madri

Potenziamento nel 2024 dell’esonero contributivo totale per lavoratrici madri con contratto a tempo indeterminato sino al 18° anno di età, in
caso di 3 figli, e sino al 10° anno di età in caso di 2 figli.

 

Misure in materia di Previdenza.

(art. 27) – Riscatto agevolato

Per il biennio 2024 – 2025 i lavoratori “contributivi” potranno riscattare in maniera agevolata periodi non coperti con un sistema congegnato
sulla falsariga del riscatto della laurea.

(art. 29) – Perequazione

Per il 2024 l’adeguamento pieno all’inflazione per le pensioni fino a 4 volte il minimo. Al 90 % (in aumento) per quelle tra 4 e 5 il minimo
è ridotto dal 32% al 22 % per quelle sopra 10 volte il minimo.

(art. 30) – Quota 104 con penalizzazioni –

Canale di uscita anticipata con almeno 63 anni d’età e 41 di versamenti, con una revisione
penalizzante dei coefficienti di trasformazione sulla “parte retributiva” maturata fino al 31.12.1995.

(art. 30) – Conferma Opzione donna

Conferma l’accesso a caregiver, lavoratrici con invalidità fino al 74% e licenziate da aziende in crisi ma con una soglia anagrafica a 61 anni.
La soglia scende a 60 anni in presenza di 1 figlio e a 59 anni con più figli. Restano necessari anche almeno 35 anni di contribuzione.

(art. 30) – Ape sociale

Sale a 63 anni e 5 mesi il requisito anagrafico previsto per accedere all’indennità prevista per le categorie che possono usufruire dell’Ape
sociale.

(art. 32) – Adeguamento alle speranze di vita

Dal 2025 pensioni anticipate, torneranno ad essere automaticamente adeguate all’aspettative di vita, con 2 anni di anticipo rispetto alla
scadenza del 2026.

 

Messaggio n° 11 del 06 Novembre 2023

Il testo di tale messaggio è da considerarsi il frutto di interpretazioni che i professionisti dell’ufficio hanno evidenziato e trascritto,
rilevandone le esposizioni da riviste e/o inserzioni, avendo analizzato norme e regolamentazioni, pertanto, per maggiori dettagli e riflessioni
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